La ricerca scientifica
sviluppata nel progetto Landlab è finalizzata
alla ricostruzione dei paesaggi
antichi visti
come sintesi della interazione tra aspetti sociali
dell'attività umana e trasformazioni
dell'ambiente e del territorio. La ricostruzione
dei paesaggi archeologici, intesi come paesaggi
civici, rurali, sacri, è il
tema che meglio definisce l'attività scientifica
svolta oggi dagli archeologi in rapporto allo studio
delle società antiche, ma è anche quella
che più richiede l'apporto di strategie
di ricerca complesse, interdisciplinari e avanzate
dal punto di vista tecnologico e metodologico.
Le varie attività di ricerca promosse dal progetto hanno interessato ambiti
territoriali e aree disciplinari diversificate.
- Su scala regionale (livello macro) si è realizzato
il GIS relativo agli insediamenti del Salento
preromano, che raccoglie tutta
la documentazione finora edita sulle
aree archeologiche databili fra IX e III sec.a.C,
insieme ai dati territoriali basati sulle ricerche
geologiche e geomorfologiche sviluppate nell'ambito
del progetto. Per la fruizione in rete è stato
predisposta un'applicazione Web.
- Su un livello territoriale più ristretto,
di maggiore dettaglio, si sono identificati come siti-campione
del progetto una serie di insediamenti del
Salento preromano che esemplificano i paesaggi urbani
di VI sec. a.C. (Cavallino),
i paesaggi cultuali (Oria)
Giovanni e Vaste,
luogo di culto di Piazza Dante, e i paesaggi rurali
di età ellenistica (Acquarica di
Lecce).
Lo studio di questi contesti è partito
dall'elaborazione dei dati di scavo, per avvalersi
dello sviluppo di analisi bioarcheologiche e naturalistiche.
Oltre agli studi di tipo archeozoologico, archeobotanico,
e di paleoantropologia svolti
nell'ambito di attività precedentemente
avviate nel Dipartimento di Beni Culturali, il progetto
Landlab ha permesso di sviluppare una linea
di ricerca sull'archeometallurgia e
di avviare una ricerca archeometrica di grande interesse
per lo studio dell'alimentazione,
basata sulle analisi
chimiche dei residui organici conservati
sulle pareti delle ceramiche antiche.
- La città greca di Selinunte (Sicilia) è stata
assunta come sito esemplare per le realizzazioni
monumentali di età arcaica. Il progetto ha
infatti raccolto una serie di dati finalizzati alla
ricostruzione di uno dei monumenti più importanti
della città, il Tempio C (pannello
1, pannello
2), e degli straordinari elementi figurati
scolpiti che decoravano le metope del
tempio.
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